ROMA 13 NOVEMBRE 2015

 

INCONTRO AL MIUR 13 NOVEMVRE di Nicola iannalfo

Sedersi intorno a un tavolo per sentirsi dire che ancora nulla non è stato deciso, che ancora stanno discutendo sui cardini fondamentali che sosterranno il concorso relativo alla 107/2015, comporta l’assunzione di ingenti quantità di Maalox. Nulla si sa sulla prova preselettiva, nulla di nulla sull’attribuzione del punteggio al servizio, nulla sulla caratteristica di questa cavolata di prova computer-based (che è come dire una cosa puffosa nel nel villaggio dei Puffi), nulla si sa sul contenuto nozionistico o meno del concorso. E alla mia domanda diretta se saranno rispettati i tempi per la pubblicazione del bando del 1 dicembre 2015 mi è stato mollicciamente assicurato di sì. Allora ditemi voi se è una cosa possibile che 15 giorni prima del bando del concorso ancora del concorso non si sappia nulla. Non credete che, rispettando la linea mantenuta negli ultimi due anni, al MIUR ci stiano prendendo per deficienti? Non vi viene il sospetto che in realtà i giochi siano già stati fatti e che i regolamenti naturalmente saranno calati all’ultimo secondo dall’alto come fossero le tavole dei 10 comandamenti del Sinai? Io penso proprio di sì. Forse a qualcuno questa presa per le terga può anche piacere a me no e penso che in qualche modo dovremo farglielo sapere. Noi continuiamo a chiedere che sia rispettato il valore abilitante dei nostri titoli e che i tecnici si facciano carico di sollecitare i politici perché si trovi la soluzione per noi perché noi noi non meritiamo un concorso ma un ruolo.

NOI


 

L’ULTIMO SFORZO…

di Mimmo Bruni

Il 13 novembre non mi cercate a scuola, sono a Roma a difendere il mio diritto di svolgere questo lavoro dopo dodici anni di servizio.
Noi docenti di seconda fascia non siamo tutelati da nessuno tranne noi stess
i. Lottiamo da almeno un anno e mezzo contro tutti e tutto. Le nostre lotte singole magari non hanno ancora prodotto grossi risultati , ma non siamo certo domi… venderemo cara la pelle. Se poi perderemo tutto, non vorremmo essere nei panni dei nostri “esecutori”.
Tornando allo sciopero del 13 novembre, non importa quali e quante sigle aderiranno (in aumento) allo sciopero, a noi garantisce la possibilità di dichiarare al mondo della scuola e al governo che ci siamo, malgrado il loro sforzo di esodarci e mandarci per strada. Dobbiamo approfittare di questo giorno per CONTARCI e far sentire il nostro peso. Lo devono fare tutti coloro che abbiamo un contratto a tempo determinato e siamo collocati in seconda o terza fascia. Per un giorno i colleghi di ruolo possono fare da soli, magari smetteranno di assillarci in aula docenti su come spendere la “mancia” di cinquecento euro del governo, unico vero grosso dilemma di questi giorni. Noi siamo fuori da questo circo e molti fra l’altro stanno lavorando da settembre senza stipendio, altro che cinquecento euro.  
Per chi non ha la possibilità di andare a Roma, potrebbe comunque organizzare  sit-in o flash-mob davanti alle proprie scuole, dialogando con i genitori e spiegando loro le ragioni dello sciopero.
Se però venite a Roma, il contributo di ciascuno di voi sarà fondamentale. Oltre al corteo e il sit-in a Piazza Montecitorio con i vari sindacati di base, nel pomeriggio dalle 14:00, anche grazie a Rosa Sigillò che ha chiesto l’autorizzazione alla Questura, noi del CDP insieme al MIDA e ADIDA,  organizziamo un sit-in al MIUR  e una delegazione  sarà ricevuta dai rappresentanti del ministero. 
Dimenticavo per chi non sciopera… buon concorso.

ROMA 13 NOVEMBRE 2015

di Nicola iannalfo

Quanto ci vuole a cliccare “mi piace” leggendo svogliatamente un post? Pochi secondi… pochi secondi per passare al post successivo, quello molto più accattivante, dai su… quello della nuova immagine della collega… si quello va anche commentato. Generalmente un “bella” ci scappa sempre.

E no amici miei. Io dei “mi piace” non me ne faccio nulla! Ma proprio nulla. Non me ne faccio nulla di chi pensa di fare la rivoluzione con il mouse. Di chi seduto sulla poltrona mi rassicura… “comunque sono con voi”. Io non ho bisogno di sentirmi leader e nemmeno i miei colleghi amministratori hanno la necessità di particolari privilegi. Ho consumato le chiappe sul treno per inchiodare i politici alle loro responsabilità. Ho consolato colleghi in crisi di pianto, ho mangiato Rustichella in Autogrill. A volte vittima della stanchezza mi sono chiesto “perché”, perché deve essere tutto così difficile. Stiamo solo chiedendo un lavoro: il nostro lavoro.

Ora è il tuo momento. Il 13 novembre avremo l’ultima possibilità, prima del bando di concorso, di manifestare con forza il nostro dissenso. A settembre 2016 qualcuno starà cercando un nuovo lavoro… spero solo che sia uno di quelli che oggi fa la rivoluzione col tablet.

È un sacrificio venire a Roma. Bene! La lotta è un sacrificio! Devi tirare la cinghia? Questa cinghia o la tiri o ti ci impicchi. Il 13 a Roma un’ ultima volta per il nostro lavoro e per la nostra dignità. A breve il manifesto programmatico della rete dei vari coordinamenti e i dettagli della manifestazione.

AVANTI!

Io&Nico

RICORSOPOLI… riparte.

Più di una volta ho avuto modo di evidenziare come lo strumento del contenzioso fosse l’evidente dimostrazione del fallimento sindacale.
I sindacati vendono ricorsi come le armerie vendono fucili. Purtroppo sindacati senza particolari scrupoli vendono fucili che prima o poi ti impallinano.
ANIEF ricorre… gli scappa il ricorso come qualcosa di fisiologico. Ricorre su tutto. Aprendo la loro pagina web è piuttosto semplice capire quale sia la loro attività principe: vendere sogni (o incubi a seconda della posizione personale rispetto alla canna del fucile) a chi purtroppo non riesce più a dormire la notte.

Mettiamo le cose in fila: per anni insegni, non riesci ad abilitarti; finalmente lo Stato riconosce il tuo diritto all’abilitazione e attiva un PAS (PAS: una parola che molti di noi sussurrano quasi vergognosamente quando alcune faccette di c…. sarcasticamente domandano: “scusa ma tu sei un abilitato TFA o un PAS).
Poi finalmente al momento di legiferare in materia di scuola, LA BUONA SCUOLA (risata. Grazie) ti inchioda al concorso. Dopo lotte, proteste, sit in, trick track e schiattamuort… viene concesso una sorta di concorsuccio per i soli abilitati. E vabbè a casa mia si dice “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Adesso gli agitatori di folle stanno vendendo il sogno del concorso aperto a tutti…. allora la scena è questa.

Tu vai a fare spesa alla Coop e naturalmente come sempre, alla cassa ti capita l’ossessivo compulsivo che riempie il carrello come il giorno prima del diluvio universale e tu aspetti pazientemente dietro. Lui sembra non finire mai con quella cavolo di spesa. Ma lui si chiama GaE e tu II fascia e devi aspettare. Ok e vabbè…. Dopo minuti interminabili arriva il furbetto, che con fare indifferente guarda le caramelle vicino alla cassa, tu lo punti come un setter sospettoso e pensi “mica mi vorrà passare avanti”. Lui gira, ti si affianca, tu lo guardi. Ma ti distrai un secondo perché il tuo piccirillo ha preso l’ovetto kinder e ti ha detto “mamma lo voglio”. Ti rigiri e il furbetto che si chiama III fascia ti ha fottuto il posto. Scusi guardi che c’ero prima io, faccia la fila come tutti gli altri”. “No no è vero… allora faccio ricorso”.

“Va bene, però per iniziare venga dopo di me… io ho fretta”

Non me ne vogliano i colleghi di III fascia, i quali in larga parte meritano un nuovo PAS e per i quali mi sono battuto fino alla settimana scorsa, ma ora è il mio turno. Fate la fila come tutti gli altri. Arriverà il vostro turno e vi garantisco che qui nel CDP ci batteremo per voi.