DELEGHE ALLA 107/2015

DELEGHE ALLA 107/2015

Il Ministro (certamente dietro pressione governativa) decide di spingere sulle deleghe ottenendone l’approvazione. Le deleghe permettono di concludere l’iter di riforma previsto dalla BUONA SCUOLA. Le deleghe costituiscono i punti cardine dell’ossatura della 107/2015.
Tutta la disperazione che percepisco, conseguenza di questo certo inaspettato atto ministeriale, è lecita ma poco ragionata. L’idea che si potesse rimanere in una situazione limbica è assurda. La fase transitoria è innestata nelle deleghe… e la consecutio logica è che senza deleghe non si può parlare di transitorio. Impalcare la 107/2015 ha richiesto una potente azione governativa e parlamentare dell’esecutivo più “strutturato” degli ultimi 20 anni (strutturato sia nella durata operativa che nei numeri parlamentari). Per smontarla occorrerebbe un’analoga azione di “potere” che allo stato attuale è assolutamente impensabile. Le limature possibili non ne muterebbero l’impianto. Ora capite perché il CDP evitando speculazioni inutili ha pensato di concedersi il silenzio.
La nostra idea non è cambiata, un piano di stabilizzazione valido e attuabile nel rispetto del T.U. Già dalla prossima settimana presenteremo la nostra proposta formalizzata sulla delega riguardante la fase transitoria. Un sistema che tuteli il valore dell’abilitazione e che garantisca la continuità didattica agli studenti.
Personalmente non amo indugiare su ipotesi e supposizioni, d’altro canto, scorrendo con attenzione il comunicato del MIUR del 14/01/2017 leggo che è intenzione del Ministero tutelare tutti quanti inseriti in “graduatoria di istituto”, quindi anche i non abilitati. Bene. Giusto. Ma occorre onestamente ammettere che questo tradotto significa molto semplicemente CONCORSO.
Ora mi aspetto che quanti auspicavano pubblicamente e privatamente una presa di posizione del CDP si stacchino dalla tastiera e si materializzino quando avremo bisogno dei numeri. Adesso si, adesso è ora di ripartire.