RIPENSANDO…

Ripensando a tutto quello che è accaduto negli ultimi anni e al mio percorso nel CDP,  mi sono resa conto che la nostra associazione ha percorso un pezzo di strada davvero importante. Eravamo quattro amici al bar, letteralmente.  Ora siamo un’associazione stimata ed apprezzata da molti, temuta da altri.  Dai primi girotondi in Piazza dei Miracoli, alle manifestazioni romane e fiorentine, ai convegni, alle riunioni in sale di lettura piene di storia e di storie, questi tre anni sono stati forieri di momenti memorabili. Siamo cresciuti moltissimo, ma a noi non basta. Vorremmo costruire qualcosa di diverso, qualcosa che sia davvero unico. Abbiamo in mente una conformazione nuova, forte e strutturata dove chi abbia competenze e volontà possa crescere e diventare parte fondamentale non solo dell’associazione, ma di una nuova idea di scuola.

Venerdì 29/9/17 il Direttivo si è riunito e ha dato vita a questa nuova idea di associazione. Abbiamo pensato di dedicare le nostre singole competenze ad ambiti ben precisi, che non parlano solo di precarietà, benché sia ancora un aspetto importantissimo della categoria docente. Sono mesi che riflettiamo su quali siano le necessità del mondo-scuola e vogliamo dar voce a tutte quelle istanze che, spesso, sono inascoltate. Capiteci bene, non saremo redattori di cahiers de doléances. Non ci limiteremo a fare la lista delle cose che non vanno. Vorremmo essere parte della soluzione non del problema. Per questo motivo abbiamo individuato varie aree di intervento e azione e ci siamo fatti carico di portare avanti progetti e proposte, nel pieno rispetto delle esperienze e con la massima fiducia di tutti i componenti del Direttivo. Le aree di azione individuate sono:

  • nuovo sistema di reclutamento e transitorio (FIT) affidato a Barbara Monti;
  • dlgs 59 e aspetti legislativi ad esso collegati, come i decreti attuativi di prossima pubblicazione affidati a Mimmo Bruni;
  • tutela dei docenti di ruolo e rinnovo del CNL, affidati a Laura Isolanii, Pietro Danesi e Nicola Iannalfo. Quest’ultimo, come sapete, rimane la nostra punta di diamante negli eloqui a palazzo ;
  • riforma dei cicli scolastici, affidata a Alessandra Lusini;
  • tutela della seconda fascia, affidata a Cristina NassiValeria Rosamunda Perri e Nadia Tavella;
  • infine, visto che all’interno del Consiglio Direttivo, non vi è nessun docente della scuola dell’infanzia e primaria, all’unanimità è stato deciso di collaborare col gruppo di Petra Gagliardi, che è una maestra della scuola primaria e che si occupa della garanzia dei diritti dei lavoratori del comparto scuola insieme a Vincenzo Capaldo.

Stiamo pensando anche alla terza fascia. La nostra associazione deve crescere. Ci aspettiamo che chi vuole stare con noi lo faccia davvero, aderendo formalmente al tesseramento e contribuendo non solo economicamente, ma con idee e proposte e critiche utili e necessarie. Ci piace pensare di essere una famiglia, una rete che si sostiene, vorremmo che per tutti voi fosse la stessa cosa.

Grazie di esserci, grazie a chi ci sarà.

Il Direttivo

#capisciamè…

Leggendo un post di un anziano sindacalista…comprendo la ragione per la quale non c’è più speranza di capirsi. La realtà avanza e loro restano attoniti ad osservare e magnificare il passato. Prima o poi la sveglia suonerà anche per voi.
Toc, toc signori le Gae sono quasi esaurite. Ma di quali convocazioni parlate. Ci voleva un sapientone per capire l’ovvio, che le convocazioni annuali non hanno più alcun senso finché non si coinvolgeranno anche i docenti abilitati di seconda fascia? Sono anni che chiediamo una chiamata congiunta.
Non ci voleva molto a comprendere che il grosso del lavoro verrà svolto dalle scuole che, attraverso le GI cariche di docenti abilitati e non, attribuiranno di fatto le cattedre e gli spezzoni. Speriamo che questa lotteria termini presto attraverso l’articolo 17 del dlgs 59. Diamoci quattro cinque anni e di tutto questo non resterà che un ricordo, come le vecchie cabine telefoniche.
Che poi sono gli stessi che per anni ci hanno gridato: “concorso, concorso, per voi c’è solo il concorso”. Bene c’è stato il concorso e ha segnato la più grossa discriminazione mai accaduta in Italia. Commissioni che hanno promosso al 100% e altre allo 0%. Dove eravate voi mentre questo accadeva, da quale parte eravate schierati, con i docenti di ruolo che bocciavano o con i precari che subivano un’ulteriore umiliazione. Se invece di gridare concorso per anni aveste preso il toro per le corna, chiedendo la riapertura delle GaE o un concorso per titoli oggi la supplentite sarebbe al 30%.
Comprendo bene che all’autocritica preferite i corsi e poi i ricorsi, ma il tempo e la pazienza sono finiti. Abbiamo bisogno di risposte e le andremo a prendere con chi ci tuteli sul serio, altrimenti lo faremo da soli, nei luoghi in cui si decide, senza altre mediazioni. Voi intanto potete continuare a rimpiangere i tempi in cui, insieme ad altri, manovravate i docenti come pedine di una scacchiera di cui vi sentivate padroni. Vi segnalo che gli anni che restano sono ormai pochi, potete continuare a divertirvi con le manovre per i ruoli (ora capisco bene perché così contrari alla chiamata diretta), ma il gioco prima o poi finirà, dovete accettare l’idea che siete ormai adulti.

Cari signori le persone si tutelano, non si usano.