Qualche anno fa mi trovavo in Sila e commentando la foto scrivevo:
“Nei boschi della Sila questo raggio di luce ci segnala “una speranza” ma per realizzarla ci vuole la forza e la volontà delle persone. Con le chiacchiere davanti ai monitor si va poco lontano. Noi comunque ci siamo e andiamo AVANTI.”
Oggi quel raggio di sole inizia a illuminare un percorso, logica conseguenza delle nostre azioni:
Bando Concorso Abilitati 2018
Questa sera rileggendola, ho pensato che sarebbe stato un buon inizio per un post. Poi ho trovato una bella frase scritta da una sorella di lotta oltre che carissima amica, Mascia Meleo, che da sola basta a descrivere il nostro stato d’animo:
“Con questo bando vi regaliamo un po’ della nostra vita e un po’ di serenità”.
Noi ci abbiamo creduto già prima della 107/15. Soprattutto non abbiamo mai mollato, anche dopo la sua approvazione fatta a colpi di maggioranza, malgrado lo sciopero del 5 maggio e tutto il mondo della scuola contro.
Le umiliazioni invece di piegarci ci hanno forgiato e fortificato nel carattere.
Oggi raccogliamo ciò che nessuno ci avrebbe mai regalato, a cominciare dai sindacati per finire alle forze politiche.
Vorrei che fosse chiaro a tutti che le richieste per questo Bando, frutto ovviamente di una mediazione, erano già chiare e scritte dai vari gruppi molto prima della 107/15. Non solo a parole, ci sono fatti che testimoniano il nostro operato, sia nelle audizioni sia in aula alla Camera o al Senato, attraverso emendamenti e interrogazioni. Certo sono passati quasi quattro anni da allora, è vero, ma la soddisfazione di essere stati artefici di questo risultato ci rende sereni e più consapevoli del traguardo raggiunto.
Siamo stati in tanti ad aver contribuito e per non sbagliare evito l’elenco, anche perché sarebbe troppo lungo e sicuramente dimenticherei qualcuno. Ci dispiace molto per quelli che continuano a remare contro, ma ricordo che nessuno è obbligato, se ritenete ingiusto e illegittimo il risultato, prendetevi una vacanza e organizzate lotte e iniziative per ottenere di più. State sicuri che noi vi aiuteremo, perché l’obiettivo che perseguiamo è migliorare la nostra condizione per il bene della scuola in cui da anni “viviamo”.
Un ultimo saluto e pensiero lo dedico alla persona che di questo decreto è stata relatrice, soprattutto in questo periodo non proprio esaltante. Come scrivevo qualche giorno fa, gli auguro tutto il bene possibile, con la consapevolezza di sapere che la regola che muove le cose è sempre la stessa: “Quel che semini…raccogli.
Buona guarigione!
Per tutti NOI invece auguro un buon transitorio con la speranza che questo ruolo, atteso da anni, arrivi al più presto.