Caro Nicola Iannalfo, fratello di tante battaglie, intanto ti ringrazio per i due interventi fatti in questi due giorni e che dimostrano come l’impegno e la lucidità non dipendono certo dalla propria posizione lavorativa, come purtroppo spesso leggo in tanti gruppi.
Mettersi sempre in gioco, senza alcun fine e tornaconto personale è lo spirito che ci ha sempre animati. Forse oggi siamo perfino più lucidi e distaccati, vedendo più di altri chiaramente l’orizzonte, senza illusioni.
Nel merito del tuo secondo post, preferisco ripartire dalla tua affermazione: “Molti amici meritevoli rimasero schiacciati da un sistema di reclutamento selettivo, che si consumò in commissioni estremamente generose e commissioni in evidente “stato confusionale” che negarono il ruolo a docenti da decenni parte strutturale del sistema scolastico.”
Personalmente penso che questa sia stata la ragione fondamentale per la quale abbiamo ottenuto il transitorio. Perché con numeri alla mano e l’aiuto di grafici e tabelle abbiamo dimostrato ai politici che quelle bocciature mirate, oltre a non avere alcun senso logico e statistico, hanno lasciato Regioni intere del Paese senza docenti di ruolo e con altri anni di precariato. Per fortuna con il D.Lgs 59/17 fra lo scorso anno e quello in corso molte di queste situazioni si sono “sanate”. Ricordo ancora una volta a tutti che proprio il MERITO nel concorso 2016 è stato il primo SCONFITTO. Per non parlare dell’infamia di tutti quei “colleghi” che hanno voluto espiare le loro frustrazioni facendola pagare ad altri docenti che per anni hanno tamponato le falle del Titanic, dopo anni e anni di servizio e con un’abitazione imposta dallo Stato “esattore”.
No, lo grido forte come te, basta giochi e fantasie adolescenziali,
RIVOGLIO LE GRADUATORIE PERMANENTI!
Senza quella assurda chiusura delle G.P. nel 2007, tutti questi anni di precariato per molti di noi non ci sarebbero stati. Evidentemente allora era più urgente assumere qualcuno piuttosto che risolvere i problemi della scuola.
La lezione ahimè non è servita. Oggi infatti siamo nuovamente alla rottura fra Governo e OOSS.
C’è da dire che le due situazioni sono molto diverse e resto incredulo nel leggere post di esponenti della Lega che prima hanno cancellando il dlgs 59/17 e oggi invece chiedono una sanatoria con lo slogan: tutti dentro. Ma non eravate voi al Governo e con un Ministro in forza? Cosa pensavate di fare quando avete fatto cadere l’esecutivo precedente? Pensavate che i fautori del merito facessero quello che non siete stati in grado di fare voi?
Poi ci sono quelli che hanno accettato in toto il piano straordinario di assunzione di Renzi e oggi gridano allo scandalo. D’altronde non è un caso che in questi anni siano nati gruppi e associazioni di precari. Nessuno si è più sentito tutelato, salvo i privilegiati delle GaE. Ecco quella sarebbe stata l’unica giusta battaglia da fare allora. Aprire agli abilitati e chiedere corsi universitari e/o corsi di specializzazione all’insegnamento così come prima le SiSS o poi PAS e TFA. Oggi è un po’ tardi direi, soprattutto se come per noi non sia previsto un automatismo di accesso al ruolo. Altrimenti come allora resta una mancia alle Università e alla varie industrie che fioriscono intorno a corsi e concorsi.
E’ mancata una visione e probabilmente manca ancora oggi. Il nuovo Ministro da parte sua pensa a Lauree specifiche per l’insegnamento anche per la Secondaria. Non sarebbe sbagliato in se, ma rimane la questione aperta e non più rinviabile delle supplenze in alcune discipline. Fino a quando non si approderà ad una logica di problem solving, la soluzione sarà sempre lontana.
In assenza di idee e di una visione futura, riaprire le GaE resta la soluzione più semplice, economica e d’emergenza. Questo Paese si merita stabilità e continuità, la scuola ne ha estremo bisogno.