PROMESSE DA MARINAIO…

Chi è nato a Taranto come me, ricorda bene questo detto popolare che aveva sul lungomare il suo campo d’azione per evitare soprattutto tante…gravidanze indesiderate.
Sembra però che abbia raggiunto negli anni anche Viale Trastevere, dove di promesse e illusioni ne sono state prodotte tante. Stabilizzazione, lotta al precariato sono alcuni dei tanti slogan ripetuti dai banchi dell’opposizione che poi, arrivati al governo, sono stati tutti disattesi.
La scuola continua a restare nel caos, la precarietà e i bassi stipendi sono il frutto di questo disimpegno e di una politica senza più ideali e valori fondanti.
Le soluzioni ci sarebbero, anche semplici, ma ogni volta che si arriva nel Palazzo, si riparte da zero proponendo complicate formule che si riveleranno poi inattuabili.
Questa volta si è voluto perfino cambiare il nome, dell’Istruzione e del Merito, come se i nostri vecchi governanti avessero come obiettivo il demerito. Ti cambio nome e il problema è risolto…
Continuiamo pure con gli slogan, così i problemi restano e la scuola va a picco. O forse è proprio questo l’obiettivo?
Tornando ad oggi e al nuovo dicastero, si propone un nuovo concorso straordinario, ma solo in bozza, anzi non c’è neanche quella, un “pour parler” per riempire gli spazi televisivi e mediatici, senza che nessuno ponga qualche domanda semplice, semplice, e ormai ti accorgi che la proprietà assoluta di tutti i mezzi faccia parte della stessa strategia.
 
Povera democrazia e soprattutto poveri noi.

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