PRIME SINTETICHE ANTICIPAZIONI DEL CONCORSO

Nuovo concorso 2023 e fino al 31 dicembre 2024

Chi può partecipare:

  1. Gli ABILITATI alla specifica CdC del concorso;
  2. Coloro che abbiano il titolo per accedere alla CdC del concorso + 24 CFU;
  3. Coloro che abbiano il titolo per accedere alla CdC del concorso + 30 CFU (Ovvio);
  4. Coloro che abbiano il titolo per accedere alla CdC del concorso + TRE anni di servizio negli ultimi CINQUE nella scuola statale, di cui almeno UNO nella specifica CdC (per annualità si intendono i 180 gg oppure il servizio continuativo dal primo febbraio agli scrutini).

Per gli ITP bisogna avere o l’Abilitazione o basta anche il diploma specifico per la CdC di tipo B ma questo solo fino al 31/12/2024

Per il SOSTEGNO ovviamente la SPECIALIZZAZIONE per lo specifico grado d’istruzione.

 

PROVE

SCRITTO   –   50 Quesiti a risposta MULTIPLA (1 su 4)   2 punti per ogni risposta corretta in 100 MINUTI.  VOTO MINIMO 70/100

PER I POSTI COMUNI:

  • 10 Quesiti di ambito pedagogico;
  • 10 Quesiti di ambito psicopedagogico didattico;
  • 20 Quesiti di ambito metodologico didattico, compresa la valutazione;
  • 5 Quesiti sulla conoscenza della lingua inglese di livello B2;
  • 5 Quesiti sulle competenze digitali legate all’uso didattico delle stesse per l’apprendimento.

PER I POSTI DI SOSTEGNO:

  • 40 Quesiti a risposta multipla sulle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità, su contenuti e procedure volte all’inclusione per il loro successo formativo.
  • 5 Quesiti sulla conoscenza della lingua inglese di livello B2;
  • 5 Quesiti sulle competenze digitali legate all’uso didattico delle stesse per l’apprendimento.

PROVA ORALE

LEZIONE SIMULATA e accertamento della comprensione in lingua INGLESE (B2). L’estrazione dell’argomento della lezione simulata avviene 24 ore prima dell’orale e la durata massima della prova non può superare i 45 MINUTI.   VOTO MINIMO 70/100

TITOLI CULTURALI E SERVIZIO : MAX 50 PUNTI

 

GRADUATORIA FINALE

E’ composta da un numero di candidati pari ai posti previsti dal bando di concorso, ampliata eventualmente per le sole ed eventuali rinunce, con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali. Tale graduatoria avrà validità annuale fino alla pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo, salvo il diritto dei vincitori all’immissione in ruolo.

CROCETTE…SI o NO

Crocette SI o crocette NO, questo per Voi è il problema?

Scusate il gioco di parole, ma sul serio qualcuno pensa ancora che un concorso con prove a risposta aperta serva meglio a valutare i futuri docenti. Io personalmente stento a crederci…

Premesso che ai tempi del CDP, insieme al MIDA e ADIDA avevamo sempre lottato per ottenere una stabilizzazione mediante una Graduatoria Permanente, così come avveniva in passato, al quale accedevano i docenti abilitati mediante i concorsi ordinari o con percorsi tipo SISS, TFA o PAS o come vogliono chiamarli oggi dei 60 CFU, che avrebbero garantito e garantirebbero anche oggi l’immissione in ruolo ogni anno di tutte le cattedre disponibili cioè quelle in Organico di Diritto che da almeno quattro anni non si riescono che a coprire per non più del 40%. Chiedevamo a gran voce che dovesse essere l’anno di prova a stabilire il grado di capacità “a tutto tondo” di un docente, dove la preparazione incide per non più del 30-35%, che fra le altre cose è già testimoniata dalla laurea e dall’abilitazione conseguita successivamente.

Fu fatta allora una scelta diversa, anzi, grazie al Governo di Matteo Renzi, si sono riempite le scuole di docenti senza cattedra, ancora in attesa di svolgere il loro ruolo di docenti nelle discipline di competenza. Parliamo della scellerata legge della “Buona Sola”. Prima gli hanno dato l’appellativo di potenziamento, poi dell’autonomia, mentre in realtà vengono utilizzati per il 70 % a coprire supplenze di docenti assenti o in malattia breve. Ma torniamo alla questione, prove a risposta aperta o crocette? Dopo le “mancate correzioni” e i voti dati “a minchiam” del concorso 2016 che da pareri legali erano “insindacabili”, personalmente ho fatto una scelta di campo. In fondo la stessa prova preselettiva del 2012 e 2016 credo ne avesse sancito l’utilità. Intanto perché la valutazione della prova è oggettiva, con una visualizzazione immediata del risultato. Senza “maneggi” o altre schifezze, che pare a qualcuno manchino come i denari di Giuda, visti nel 2012 e 2016. Inoltre semplifica e velocizza l’incarico delle commissioni, sottopagate e senza esonero.

Ricordo bene le discussioni con l’allora Ministra Lucia Azzolina, che sull’esperienza precedente ne aveva sancito l’utilizzo. Quante opposizioni già allora, le ricordo bene, che impedirono l’uscita del Bando e il rinvio all’anno successivo delle due procedure, Ordinaria e Straordinaria.

E bene fece l’allora Ministra, in risposta a quelle resistenze ingiustificate, ad impegnarsi e far partire le GPS in un mese ed era agosto, altro nostro cavallo di battaglia, per fare in modo che le supplenze fossero assegnate su tutte le scuole della Provincia che un tempo erano solo per le GaE. Quanta strada abbiamo fatto come Associazioni.

La Ministra oltre che un’amica è sempre stata dalla parte di chi la scuola la vive tutti i giorni, e di questo le saremo sempre grati.

Insomma crocette…SI!

VIII CICLO TFA SOSTEGNO A.S. 2023-24, SI PARTE…

É stato pubblicato il Decreto n. 694 del 30 Maggio 2023 per l’avvio del TFA Sostegno VIII ciclo, dei percorsi di formazione della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni diversamente abili.

Per la Toscana vengono fissati sia i posti disponibili assegnati per ogni ordine e grado di scuola, sia le date per la prova selettiva. Ricordiamo a tal fine che i docenti con tre o più anni di servizio sul sostegno potranno evitare tale prova, ma non ovviamente le due prove, scritto e orale, per l’accesso reale al ciclo. In pratica vengono ammessi allo scritto senza svolgere la prova preselettiva, ma dovranno conseguire almeno la valutazione di 21/30 per accedere alla riserva dei posti che ricordo è del 35%. In pratica a Firenze su i 195 posti previsti per la Secondaria di II Grado la riserva riguarderà 68 posti a cui accederanno di diritto superati scritto e orale con almeno 21/30 a prescindere dalla graduatoria. (Decreto 691 del 29-5-23 art. 1 comma 1).  A parità di punteggio vale prima l’anzianità e successivamente la più giovane età.

Tornando ai numeri, nell’ Allegato A è stata pubblicata la ripartizione per Regione e per singola Università il contingente dei 29.061 posti a livello nazionale.

Per la Toscana:

FIRENZE       Inf: 35           Prim: 80        I Grado: 130       II Grado: 195

PISA              Inf: 15           Prim: 55        I Grado: 80         II Grado: 100

SIENA           Inf: 35           Prim: 75        I Grado: 150       II Grado: 200

 

Le date della prova preselettiva

4 luglio 2023: prova scuola dell’infanzia

5 luglio 2023: prova scuola primaria

6 luglio 2023: prova scuola secondaria di I grado

7 luglio 2023: prova scuola secondaria II grado

TFA SOSTEGNO VIII CICLO

Qualche giorno fa parlavo di promesse…

Iniziamo con la prima indiscrezione.

Pare che a breve, si fa per dire, si sapranno le date di uscita per le prove Pre-Selettive per l’accesso all’VIII ciclo del TFA Sostegno. 

Le date potrebbero essere: 

  • 4 luglio 2023 – Scuola dell’Infanzia;
  • 5 luglio 2023 – Scuola Primaria;
  • 6 luglio 2023 – Scuola Secondaria di I grado;
  • 7 luglio 2023 – Scuola Secondaria di II grado;

Intanto aspettiamo ancora il Decreto che determina a livello regionale e successivamente i bandi delle varie Università.

Ma merito “dechè”…

PROMESSE DA MARINAIO…

Chi è nato a Taranto come me, ricorda bene questo detto popolare che aveva sul lungomare il suo campo d’azione per evitare soprattutto tante…gravidanze indesiderate.
Sembra però che abbia raggiunto negli anni anche Viale Trastevere, dove di promesse e illusioni ne sono state prodotte tante. Stabilizzazione, lotta al precariato sono alcuni dei tanti slogan ripetuti dai banchi dell’opposizione che poi, arrivati al governo, sono stati tutti disattesi.
La scuola continua a restare nel caos, la precarietà e i bassi stipendi sono il frutto di questo disimpegno e di una politica senza più ideali e valori fondanti.
Le soluzioni ci sarebbero, anche semplici, ma ogni volta che si arriva nel Palazzo, si riparte da zero proponendo complicate formule che si riveleranno poi inattuabili.
Questa volta si è voluto perfino cambiare il nome, dell’Istruzione e del Merito, come se i nostri vecchi governanti avessero come obiettivo il demerito. Ti cambio nome e il problema è risolto…
Continuiamo pure con gli slogan, così i problemi restano e la scuola va a picco. O forse è proprio questo l’obiettivo?
Tornando ad oggi e al nuovo dicastero, si propone un nuovo concorso straordinario, ma solo in bozza, anzi non c’è neanche quella, un “pour parler” per riempire gli spazi televisivi e mediatici, senza che nessuno ponga qualche domanda semplice, semplice, e ormai ti accorgi che la proprietà assoluta di tutti i mezzi faccia parte della stessa strategia.
 
Povera democrazia e soprattutto poveri noi.

Aperta la finestra per fascia aggiuntiva

Su Istanze On Line è aperta la procedura per l’inserimento aggiuntivo in prima fascia per i vari ordini di scuola se, nel corso dell’ultimo anno si è conseguita l’abilitazione o la specializzazione sul sostegno. Quindi a partire dalle 09:00 del 12 aprile 2023 e fino alle ore 14:00 del 27 aprile 2023, tutti gli aspiranti potranno accedere all’istanza – “Elenchi aggiuntivi graduatorie provinciali di supplenza personale docente ed educativo” –  sul portale “Istanze OnLine”.

Non si tratta di un aggiornamento e quindi si possono solo far valere i titoli conseguiti fino al 31 maggio 2022. Per l’aggiornamento bisognerà aspettare il 2024.

Ricordiamo che le tabelle titoli sono quelle dello scorso decreto,

che trovate a questo link del ministero:

https://graduatorie.static.istruzione.it/normativa.html

 

Echi da Roma…

Da alcune fonti arrivano segnali delle date per tutti coloro che hanno conseguito o che lo faranno entro il 30 di giugno 2023 la specializzazione sul sostegno o l’abilitazione sulla disciplina, ottenuta attraverso un concorso ordinario o la specializzazione per i metodi Montessori, Pizzigoni, Agazzi. 
Le date possibili potrebbero essere dalle ore 9:00 del 12 aprile alle ore 14:00 del 27 aprile 2023.
 
La novità è che che si potranno iscrivere anche coloro che avessero dimenticato di fare l’istanza di aggiornamento/nuova immissione lo scorso 31 m1ggio 2022. Grazie a questo tutti coloro in possesso dell’abilitazione potranno scegliere non solo le graduatorie di prima fascia ma anche le 20 scuole da indicare in domanda per le successive Graduatorie d’Istituto. una buona notizia per tutti coloro, non sono pochi, che per vari motivi hanno commesso diversi errori nella domanda o non hanno inserito le 20 scuole.
 
Inoltre ricordiamo che alla data di scadenza, tutti coloro che devono ancora ultimare il titolo di accesso, penso ad esempio al TFA sostegno VII edizione, si potranno iscrivere lo stesso con riserva che dovrà essere sciolta entro il 4 luglio 2023.
 
 
 

UN PRIMO PICCOLO PASSO…

“Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente. Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica: abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato. Quando ho annunciato una Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito” conclude Valditara “non intendevo fare della retorica, ma indicare la strada che oggi iniziamo a percorrere con questo accordo: una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana”.

Non potevo che iniziare con le parole del nostro Ministro, per chiarire un aspetto che ritengo ormai ineludibile.

Portare lo stipendio degli insegnanti alla media europea (ci mancano circa 700-800 euro) è e deve essere il punto di partenza di un dialogo che porti a ripensare la scuola. Bene aver chiuso con il passato per liberarsi del ricatto “arretrati”. Quindi basterebbe portare subito lo stipendio diciamo a 2000 euro dal primo gennaio evitando così che si continui ad accumulare un recupero impossibile per qualunque manovra finanziaria.

Le modalità potrebbero essere tante. La più semplice sarebbe dividere il costo delle retribuzioni per il numero dei docenti aggiungendo la differenza come aumento per avere uno stipendio uguale per tutti a 2000 euro. Per coloro che già oggi superano la soglia dei 2000 euro netti, lasciarli il compenso per evitare contenziosi inutili, anche perché parliamo di pochi docenti e per giunta a fine carriera. Di certo il merito non può essere l’anzianità, svolgendo le stesse funzioni e lo stesso orario di lavoro. Si potrebbero invece immaginare dei benefit per funzioni aggiuntive remunerate che aumenterebbero lo stipendio in funzione del maggiore impegno piuttosto che pensare a progressioni di carriera.

Sull’orario di lavoro resto molto intransigente, anzi a questo proposito vorrei che fossero stabiliti dei criteri oggettivi per un calcolo effettivo del lavoro svolto. Preferisco timbrare un cartellino che contabilizzi l’impegno reale delle correzioni svolte di verifiche e disegni, piuttosto che una generica “funzione docente”. Questo comporta il ripensare lo spazio didattico, perché avremmo bisogno di una stanza personale o meglio ancora di ambienti didattici dedicati, una radicale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa con l’obiettivo di coniugare la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone all’alta qualità dell’insegnamento per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a docenti, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d’ora. Personalmente io a scuola ci starei volentieri per assolvere la “funzione docente”, soprattutto perché sarebbe remunerata “ad ore”. Siamo stanchi di sentirci dire…tanto lavorate solo 18 ore…fate tre mesi di vacanze… e altri luoghi comuni.

Ma questa è utopia in un paese che paga più di tutti i politici e meno di tutti gli insegnanti.

Io comunque ho smesso di fare lavoro gratis.

La mia missione è in modalità: stand by!

LA MISURA E’ COLMA…

Oggi vi voglio parlare del nuovo Ministro Valditara. Vecchia conoscenza del Ministero della Pubblica Istruzione…senza merito.

Infatti è stato già con un altro Ministro leghista, Bussetti,  Capo di Dipartimento così come nel corso di alcune legislature in passato, dal 2006 al 2008 e dal 2008 al 2013 (PAS e TFA) ha avuto ruoli importanti all’interno della Commissione Istruzione. Non basta, perché lo ricordiamo come relatore di maggioranza della riforma dell’Università durante il ministero di Maria Stella Gelmini nel corso del governo Berlusconi. Insomma un altro ritorno di una storia politica che parla da sola e non merita nessun altro commento.

Un’ultima annotazione riguarda un articolo di qualche giorno fa sul Corriere in cui si dice in sintonia con il precedente Ministro Bianchi in riferimento alle procedure di reclutamento per i futuri insegnanti. Altro che linea leghista alla Pittoni, qui mi sembra di essere ritornato al vecchio governo dei tagli. Insomma per farla breve, conferma il concetto di abilitazione con 60 CFU e una prova finale con scritto e lezione simulata. Successivamente Concorso per l’immissione in ruolo. Per coloro che fossero abilitati o in ruolo su altra CdC c’è la possibilità di conseguire l’abilitazione con solo 30CFU di cui 20 sulla disciplina e 10 con tirocinio diretto di almeno 12 ore in classe (probabilmente l’aspetto più interessante della riforma L.79/22).

Niente di nuovo quindi se non le solite promesse mancate.

Credo sia arrivata l’ora di dire a tutti questi personaggi da commedia all’italiana, che a noi ci basta uno stipendio adeguato ai titoli conseguiti e al prestigio della professione, almeno in linea con la media europea. Per  il resto ci auguriamo che  facciano il meno possibile perché la misura è colma.

Disponibili su IOL le conferme di GPS e TFA

 
—————– AVVISO IMPORTANTE ——————-

Ricordo ai colleghi interessati che su Istanze On Line è possibile aggiornare le riserve sulle GPS o altre domande inoltrate. 

Le date sono cadenzate in maniera diversa e a questo fine aggiungo uno specchietto per ricordare le più importanti.   Ricordo inoltre che qualora non abbiate conseguito abilitazione o TFA o il servizio fino al 30 giugno o 31 agosto, basta non fare nulla. Nel senso che se potete sciogliere la riserva avendo conseguito i nuovi titoli lo fate, altrimenti resterete in seconda fascia o non vi sarà calcolato il punteggio aggiuntivo. 

Ho già chiesto attraverso diversi canali a Roma, cosa fare in caso di superamento concorso ordinario di scritto e orale ma in cui non è stata ancora pubblicata la Graduatoria di Merito.  Per lo straordinario ci fu una deroga.  

Vedremo se sarà fatta anche per questo concorso ordinario.

 

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Assegnazioni e Utilizzazioni 2022/23

Non è ancora pubblicata l’O.M. che darà il via alle domande di assegnazione provvisoria e utilizzazioni per l’anno scolastico 2022/23.

Probabilmente già da lunedì sarà possibile accedere all’Istanza con scadenza 4 luglio. 

L’altra novità e la proroga per il prossimo anno del contratto già scaduto.

Una vergogna tutta italiana!

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Assegnazioni e Utilizzazioni

Non è ancora pubblicata l’O.M. che darà il via alle domande di assegnazione provvisoria e utilizzazioni per l’anno scolastico 2022/23.

Probabilmente già da lunedì sarà possibile accedere all’Istanza con scadenza 4 luglio. 

L’altra novità e la proroga per il prossimo anno del contratto già scaduto.

Una vergogna tutta italiana!

CONCORSO STRAORDINARIO 2022

Personalmente non ci credevo, ma è partito un piccolo treno per la stabilizzazione di circa 14.000 docenti del nuovo Concorso Straordinario 2022.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le 23.59 del 16 giugno 2022, utilizzando la procedura informatica già utilizzata nei precedenti concorsi (CINECA).

Ricordo che il concorso è riservato ai docenti della Secondaria con almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 (a decorrere cioè dall’anno scolastico 2017/2018) di cui almeno uno nella CdC in cui si concorre. Inoltre non aver partecipato alle procedure di cui all’art. 59, comma 4, del decreto-legge o, pur avendo partecipato, non essere stati destinatari di una individuazione quali aventi titolo ad assunzione a tempo determinato di cui al medesimo comma.

I soli docenti vincitori saranno collocati in graduatoria per assunzione a  tempo determinato nell’A.S. 2022/2023 e dovranno partecipare, a proprie spese, a un percorso di formazione.

La novità rispetto ai precedenti Concorsi è il costo di partecipazione che sale a ben 128,00 euro.

Il pagamento può essere eseguito in due modalità:

  1. Bonifico bancario sul conto intestato a: Sezione di Tesoreria 348 Roma succursale IBAN – IT 71N 01000 03245348 0 13 3550 05 con la seguente causale: diritti di segreteria per partecipazione alla procedura straordinaria di cui all’art. 59, comma 9 bis, dl 73/21 – regione – classe di concorso – nome e cognome – codice fiscale del candidato e dichiarato al momento della presentazione della domanda online;
  2. Pagamento attraverso il sistema PagoinRete.

AGGIORNAMENTO GPS 2022/24

AGGIORNAMENTO GPS 2022.

ORDINANZA MINISTERIALE

30 MAGGIO SCIOPERO GENERALE

Le cinque organizzazioni sindacali che ha firmato il contratto hanno deciso finalmente di fare uno sciopero generale.
Allego il documento condiviso in cui ci sono tutta una serie di richieste ad oggi inevase da questo governo dei non eletti.
Personalmente condivido pochi di quei punti ma credo onestamente che dovremmo partire da un punto ormai non più derogabile: lo stipendio. Chi dice il contrario è bugiardo e poco avvezzo a cosa vuol dire oggi essere un insegnante a tutto tondo.
Non basta lo sciopero per chiedere uno stipendio in media con in paesi europei, perché parliamo di almeno 700-1000 euro in più. Proporrei semplicemente di smettere di assolvere a compiti che ci siamo fissati da soli, tipo verifiche, progetti, programmazioni non più richieste da anni, e tutto quello che complica la nostra funzione di educatori.
Ci pagano come badanti, bene facciamo solo quello. Il minimo richiesto. Questo fino a quando non sarà riconosciuta la nostra professionalità, il rispetto per la nostra figura di educatori e soprattutto il giusto compenso professionale.
Da ora fino a quando non sarà scritto nero su bianco su un nuovo contratto.
 
Sui punti onestamente non ho molto da aggiungere, credo che basti molto meno per iniziare una lotta fino al raggiungimento di tre o quattro obiettivi:
1. Stipendio.
2. Numero di alunni per classe.
3. Nuovi spazi per una didattica in autonomia di orari e risorse.
4. Copertura di tutte le cattedre con personale a tempo indeterminato.
 
Intanto lunedì 30 maggio, se avete a cuore la lotta e la vostra professione, vi prego di staccate la spina. Cinquanta euro in meno li potete risparmiare non facendo una spesa o evitando un’uscita a cena.
Forse non servirà, ma il segnale va dato, forte e chiaro.
 
 

Ei fu…e la crocetta non c’è più!

Avevo promesso ad un amico di scrivere due righe giovedì prossimo, sul nuovo Decreto Legge 36 fatto uscire in Gazzetta Ufficiale, non so se per ironia proprio il giorno della festa dei lavoratori, nato dall’ingegno del Governo “ci penso mi” e a cui il nostro plurititolato Ministro non ha fatto mancare il suo magico apporto.
I motivi di rinviare ad oggi queste poche righe erano due, in primis far sbollire la rabbia per quello che c’è scritto ma anche e soprattutto per ricordare con alcune immagini scattate a Roma proprio il cinque maggio di sette anni fa, quando eravamo in 600.000 a scioperare e manifestare il nostro estremo dissenso alla Legge 107/2015 passata a colpi di maggioranza, in difesa di una scuola “fatta dal basso”, contro gli imperativi di un gruppo di “Aficionados De’ Rignano”.
Qualcosa si era ottenuto e ci ha illuso che si fosse finalmente iniziato un percorso di ascolto e collaborazione.
Oggi ci accorgiamo di essere tornati indietro, finendo dalla padella nella brace, grazie al nuovo cocktail: “Be-Ré” targato sempre…PD.
Che poi non sarei neanche così contrario alla formazione intesa come miglioramento del percorso di apprendimento, anzi penso che ne avremmo estremo bisogno per la riqualificazione della nostra professionalità. Ma qui, come sempre, si parte da un presupposto sbagliato.
 
Intanto inizierei con il dire, visto che siamo così filo europeisti, che potremmo partire da una richiesta ormai irrevocabile: lo stipendio. Iniziamo la carriera partendo intorno ai 2000-2500 euro., e poi, per progressione anche meritocratica da definire insieme, potremmo aggiungere degli incentivi fino ad arrivare ai 3500 euro, così come avviene in Germania e in tanti altri paesi europei. Ma non basta. Avremmo bisogno di nuovi spazi e luoghi fisici per la creazione ed elaborazione di strumenti multimediali utili alla didattica, oltre che alla successiva correzione delle prove di verifica, per non parlare degli strumenti multimediali da utilizzare, una rete efficace di connessione e potrei continuare. Basta con il fai da te e soprattutto basta volontariato, se proprio vogliamo farlo c’è la Misericordia, la Croce Rossa e tante altre associazioni che ne hanno estremo bisogno. Altro che i miseri 500 euro della carta docente, spesa per tablet o computer, soprattutto in questi due anni di DID, che peraltro ci vogliono tagliare già dal prossimo anno di 1/4, anche per dare qualcosa in più a chi si occuperà dell’Alta Formazione. Evidentemente ai fortunati “amici degli amici” non bastano i circa 200-250 mila euro annui dei loro stipendi miseri. Se non fossimo in Italia, uno penserebbe ad una burla.
Invece qui si parla addirittura di ore da dedicare alla formazione gratuita (sei ore alla settimana) e questo solo per avere uno scatto anticipato, di uno due anni, rispetto ai normali scatti d’anzianità previsti dal contratto nazionale. Follia pura!
Possibile che ci sia qualcuno pagato con le nostre tasse che pensi, scriva e poi approvi in CdM queste assurdità?
Solo io penso che questi politici andrebbero condannati per danno erariale?
 
Certo non tutto è da buttare via, non ho mai apprezzato il detto  “è tutto sbagliato, tutto da rifare”. Se proprio dovessi salvare qualcosa del decreto, non mi dispiace l’idea della formazione iniziale e l’abilitazione.
Certo si ritorna al drink “BeRé”, cioé all’epoca di Berlinguer con le Scuole di Specializzazione all’Insegnamento Secondario (SSIS) che, diventando annuali in questo Decreto Legge, si trasformeranno in un nuovo TFA come nel 2013 ad accesso programmato sui successivi tre anni. Tutto ovviamente senza oneri per lo Stato e a proprie spese, così come fu per le SSIS, il TFA e il PAS. E così come allora, non sarà sufficiente perché l’abilitazione garantirà solo l’accesso alla Prima Fascia delle GPS e alla possibilità di svolgere i futuri Concorsi Annuali, che saranno indetti per i soli posti in Organico di Diritto, senza idonei per intenderci.
Così come avviene ora i vincitori svolgeranno un anno di formazione e prova in servizio, al superamento del quale si sarà finalmente in ruolo per uno stipendio di ben 1450 euro, cioè meno di un cassiere del supermercato.
 
Sono previste inoltre delle norme transitorie che garantirebbero nei primi anni di applicazione, un percorso abbreviato per chi ha tre anni di servizio negli ultimi 5, cioè la possibilità di svolgere il concorso anche senza l’abilitazione, a patto che durante l’anno di formazione e prova conseguano metà dei 60 CFU, cioè 30 CFU di cui 10 per il tirocinio.
Sorge una domanda stupida e banale: ma se hanno tre anni di servizio a cosa servono i crediti del tirocinio?
Non sarebbe stato più logico chiederne 30 solo su contenuti disciplinari?
Magari l’iter parlamentare potrà regolare meglio questa assurda contraddizione.
 
Mi auguro che in risposta a questo nuovo atto d’imperio, segua al più presto una mobilitazione che coinvolga tutti. Il cinque maggio di sette anni fa qualcosa è accaduto, proviamo questa volta ad essere ancora più forti e soprattutto uniti.
Lo so bene che perderemo circa 50 euro di un misero stipendio, ma il segnale deve essere dato, forte e chiaro.
 
Altrimenti zitti e mosca!
 

RUMORS DA ROMA…

Parliamo dell’eventuale Concorso Straordinario 2022 da svolgersi entro il 15 giugno 2022. Le ultime notizie, anche se sono indiscrezioni e non c’è ancora nessun Bando sono:
  1. la procedura concorsuale sarà espletata attraverso un’orale della durata di 30 minuti su una traccia estratta al momento della prova stessa. Non è previsto voto minimo ma una valutazione che concorrerà insieme ai titoli alla graduatoria provvisoria da cui attingere per i posti messi a concorso, regione per regione.
  2. La prova orale servirà ad accertare la preparazione disciplinare e la capacità di comprensione e risposta in lingua inglese di livello B2, oltre alle competenze informatiche. Ovviamente per le lingue il colloquio si svolgerà in lingua.
Una volta stilata la graduatoria regionale, in base ai posti disponibili, ai vincitori sarà proposto un contratto a tempo determinato e un corso di formazione (a proprie spese) tipo PAS o TFA da svolgersi in parallelo alla conclusione del quale ci sarà l’inserimento a pieno titolo in ruolo una volta superato l’anno di prova.
 
 
In Toscana:

Associazione Culturale