La primavera arriverà…non si può contenerla e fermarla.
Avevo scelto di staccare per tre giorni.
Leggo le risposte al post di Nicola Iannalfo, leggo le citazioni dell’articolo ben fatto di Barbara Monti sul suo Blog, mi torna in mente il comune detto: “Non c’è due senza tre”.
Per il riposo c’è tempo.
Inizio indubbiamente dalla “comica” sentenza che ha dato il via a tutto questo caos. Non ripeterò quello già scritto negli scorsi giorni. Scelgo di partire dalla frase che ci siamo sentiti ripetere dai politici al governo dal 2014: “…al ruolo nella scuola si accede per concorso”. Altrimenti non saremmo qui a parlarne e saremmo quasi tutti in ruolo. Ricordo che già alle audizioni della Camera nell’aprile 2015, il CDP attraverso la mirabile esposizione di Nicola Iannalfo (se volete riascoltarla, ho messo il link alla fine del post) chiedeva il concorso per titoli, come altri gruppi e alcuni sindacati e forze politiche.
L’errore più evidente della 107/15 è stato proprio quello di garantire alla maggioranza dei non docenti di avere un “passe-partout” per entrare in un luogo quasi del tutto sconosciuto, lasciando fuori coloro che da almeno 10 anni ci lavoravano. Scelta politica sbagliata in nome di un diritto che ha solo garantito che la scuola finisse nel caos malgrado i tre miliardi spesi.
Nel corso dei successivi due anni, grazie all’impegno, lotte e confronti abbiamo ottenuto una legge che garantisse anche agli abilitati il loro “passe-partout”. Sempre con un concorso, ma questa volta per titoli, servizio e prova orale senza voto minimo, che darà la garanzia a TUTTI gli abilitati di entrare in ruolo dopo il superamento dell’anno di prova (terzo anno di FIT). Si parla di numeri ridicoli rispetto al corpo docente, 30.000 su più di 700.000.
Certo qualcuno è rimasto fuori. Penso ai colleghi senza abilitazione, alla primaria e infanzia e ai docenti già in ruolo. In realtà per i primi c’è un concorso con scritto e orale che, se superato garantirà l’accesso a una graduatoria regionale che inserirà tutti in ruolo nel corso dei successivi anni. Aggiungo che anche qui i numeri sarebbero stati piccoli se a qualcuno non fosse venuta la malsana idea di chiedere solo un anno sulla materia e gli altri due anche su altra classe di concorso. Io stesso in teoria potrei fare addirittura 5 diversi concorsi. Lo dico perché i numeri sarebbero stati molto simili a quello dei docenti abilitati, il che avrebbe reso fattibile il concorso con sola prova orale senza voto minimo, graduando il loro inserimento in base alla GMR dopo gli abilitati.
Per la primaria, visti i numeri, si resta in attesa della decisione che la plenaria ha già preso e che a giorni ci dirà se i tantissimi colleghi, che da anni insegnano nella scuola, hanno il diritto alla stabilizzazione oppure restano precari. Nel secondo caso andrà prevista una nuova legge specifica.
Come ben specificato da Barbara Monti, non è nel potere del MIUR modificare o sovrastare una legge, quindi l’idea di occupare Trastevere mi sembra una boutade.
Quando si doveva e poteva fare, siamo stati per più di un’occasione non più di 200-300 temerari. Anche occupare il Parlamento o Palazzo Chigi la vedo dura, visti i tempi di fine legislatura, ma almeno avrebbe un senso visto che le leggi si scrivono e decidono li e non in Viale Trastevere.
Tornando però alla questione che turba le notti di molti colleghi, vorrei ricordare che esiste oggi una legge che prevede entro il ventotto febbraio duemiladiciotto l’uscita di un bando per i docenti abilitati. Siamo per caso a marzo duemiladiciotto? Questo nervosismo proprio non lo comprendo soprattutto perché è già in atto da settembre. Come dimenticare il conto alla rovescia di qualcuno.
Oggi abbiamo persino letto il parere del CSPI, ultimo nell’ordine dei pareri richiesti, sulla tabella titoli e servizio.
Si potrebbe addirittura vedere scendere dalle stelle prima di Natale il bando e chiedete di fermare il…treno?
Scusate ma chi ci guadagna in tutto questo?
Di certo non i docenti abilitati coinvolti. Avrei qualche idea in merito. Provo a fare un elenco: i contrari al transitorio, politici in primis, anche e soprattutto del PD, ma poi c’è il centro destra, qualche sindacato, qualche burlone nominato non si sa perché ispettore del MIUR, tanti masianielli, diversi avvocati compreso il più professionale ricorsificio che questo paese abbia mai conosciuto.
Potrei continuare ma di nemici né ho già tanti.
La verità che qui nessuno parla di scuola, di programmi farlocchi, ripetuti dalle elementari alle superiori, di valutazioni legate ancora a un mondo ormai in soffitta da anni, di colleghi in ruolo demotivati e in difesa di privilegi insieme ai loro sindacati e giudici. Leggendo le statistiche deve far riflettere se il bonus docenti è stato speso per frigo, lavatrici e nella migliore delle ipotesi per computer, mentre quello dei nostri diciottenni per 80% in libri e spettacoli culturali. Qualche domanda me la farei.
La citazione di Seneca mi piace, noi siamo marinai che sanno in quale porto vogliono approdare, che provino a fermarci.
La primavera arriverà…non si può contenerla e fermarla.
Per chi volesse risentire Nicola Iannalfo nell’audizione di aprile 2015, questo è il link al nostro blog.
https://www.docentiprecari.it/archives/124