LA TEMPESTA DEL DUBBIO
Ormai è rituale che a ogni manifestazione sindacale molti di voi ci chiedano… allora? Che si fa? Ci organizziamo anche noi?
Devo ammettere che la vostra necessità di confronto mi gratifica e mi lascia intendere che stiamo davvero creando “il gruppo”.
Ma conseguentemente si affaccia una riflessione…
Che cos’è il CDP? Un sindacato? Un parasindacato che filtra le iniziative sindacali da condividere e quelle da non condividere? Non credo. Il CDP è qualcosa di diverso e forse qualcosa di più. Noi rispettiamo le vostre “tessere” e rispettiamo il lavoro dei sindacati, anche se ne cogliamo spesso la fragilità. È naturale garantire appoggio a una manifestazione a favore dei lavoratori della conoscenza, ma contemporaneamente in queste settimane il nostro impegno è stato un altro. La piazza, la norma, il parere autorevole e ora la leva politica. Quattro livelli che per quelli che leggono il nostro programma non sono nuovi o sconosciuti.
Personalmente mi sono ritrovato molto spesso, come ben sapete, davanti al MIUR o dentro al Parlamento. Ogni giorno un gruppo di non meglio specificate categorie si ritrova davanti ai palazzi governativi per manifestare e ognuno ha il diritto di credere che quella sia la manifestazione del secolo… “Che ce sta lla fuori? I precari da scuola. Ma n’erano quelli de e quote latte? No quelli ce stavano ieri!” Questo ho sentito dire nei corridoi del Parlamento mentre i miei amici erano fuori al freddo in piazza a protestare… Concedetemi una razionale tempesta del dubbio!
Certo che appoggiamo la manifestazione, ci mancherebbe altro.
La appoggiamo anche se non la organizziamo. Ma sono stanco di giocare a tennis senza avversario, sono stanco di non avere un oggettivo ritorno per tutte le manifestazioni alle quali ho partecipato.
Il campo è politico e per me si traduce in una sola parola: ELEZIONI REGIONALI.
Tenetevi pronti!
Nicola Iannalfo