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Ma è del mestiere…

Su tutti i siti che parlano di Scuola si fa riferimento al nuovo Decreto Legge che ieri il Consiglio dei Ministri dovrebbe aver approvato.

Non so perché ma mi viene in mente la scena del film di Checco Zalone:  “Ma è del mestiere questo” … con tutto il rispetto che si deve al proprio Ministro.

Il Ministro ha comunque aggiunto in conferenza stampa che dopo la pubblicazione in GU il testo potrà essere “migliorato” … Sperem!

Veniamo alla questione principale, cioè la riforma del reclutamento, che ripesca dal cappello gli Idonei dei due PNRR svolti o in corso di svolgimento.

È giusto offrire opportunità a chi ha superato il PNRR, ma non comprendo la necessità di complicare il sistema, soprattutto in un Paese che di certo non brilla di efficienza e  competenza dell’amministrazione.

Non sarebbe stato più semplice, come si è sempre fatto, esaurire prima la GM 2020 e successivamente la GM degli idonei PNRR1 e PNRR 2?

Invece no, secondo l’esempio del Ministro il nuovo meccanismo sarà:

  1. Assumere fino al 30% di idonei dei concorsi PNRR per un triennio a decorrere dalla pubblicazione della graduatoria.
  2. Assumere con gli idonei del concorso 2020.
  3. Assumere con gli idonei PNRR provenienti da altre regioni, attraverso un elenco regionale di assunzione a partire dal 2026/27 scegliendo una regione per ogni anno scolastico.

Come a scuola il Ministro ci ha fatto pure l’esempio: “se in Lombardia ci fossero 100 posti e fossero coperti da soli 30 vincitori, gli altri 70 posti andrebbero a 30 idonei del concorso PNRR e 40 idonei del concorso ordinario 2020 o in alternativa agli idonei PNRR di altre regioni.

In sintesi vediamo gli aspetti positivi:

  1. Riduzione della precarietà
  2. Merito e competenza

Rischi:

  1. Impatto sulle graduatorie
  2. Complessità amministrativa
  3. Mobilità territoriale

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